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Alla scoperta dell'intelligenza artificiale: un viaggio nel futuro di tutti

Immagine del redattore: Francesco CancianFrancesco Cancian

Aggiornamento: 11 mar

Giovedì 6 marzo, presso il suggestivo Seminario Vescovile di San Nicolò a Treviso, si è tenuto il convegno “Alla scoperta dell'intelligenza artificiale, un viaggio nel futuro di tutti”, promosso da Anteas Treviso. L'incontro, che ha riscosso grande interesse con una sala gremita di partecipanti, è stato introdotto da Alberto Franceschini, Presidente di Anteas Treviso, e dalla Prof.ssa Lucia Stefanutti, Presidente della Fondazione Stefanini.


I relatori e gli interventi


La Prof.ssa Stefanutti ha presentato i tre illustri relatori:


  • Gregorio Piaia, Professore Emerito di Storia della Filosofia dell'Università di Padova;

  • Don Stefano Didonè, Docente di Teologia Fondamentale presso la Facoltà di Teologia del Triveneto;

  • Andrea Favaro, Professore Associato di Filosofia del Diritto dell'Università di Verona.


L'intervento del Prof. Gregorio Piaia


Il convegno si è aperto con l'intervento del Prof. Piaia, che ha illustrato le potenzialità, i rischi e le prospettive di sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA). Ha evidenziato come l’Europa investa meno risorse rispetto ad altre potenze, come la Cina, e ha invitato a riflettere sull'importanza di mantenere il controllo umano sull’IA, affrontando temi come il suo impatto ambientale, la produttività e il bene comune. Piaia ha sottolineato la necessità di un’intelligenza artificiale sostenibile e di una regolamentazione equilibrata che non soffochi l’innovazione. La sua riflessione si è concentrata sul rapporto tra IA, libertà umana e felicità, concludendo che nessuna macchina può avere futuro senza il contributo dell’uomo.


L'intervento di Don Stefano Didonè


Il secondo intervento è stato a cura di Don Stefano Didonè, che ha approfondito il rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana partendo dal documento della Chiesa “Antiqua et Nova”, redatto dal Dicastero per la Dottrina della Fede e dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Didonè ha spiegato come la Chiesa promuova una visione di intelligenza integrale, che coniughi ragione e sentimento in un’etica profonda, valorizzando la capacità dell’uomo di scegliere e agire per il bene. Ha inoltre ribadito l’importanza di comprendere l’IA per utilizzarla in modo corretto e responsabile.


L'intervento del Prof. Andrea Favaro


Il convegno si è concluso con l’intervento del Prof. Andrea Favaro, che ha illustrato la nuova direttiva europea sull’Intelligenza Artificiale, denominata AIACT, approvata nel febbraio 2025 e in vigore da agosto 2026. Favaro ha spiegato come questa regolamentazione miri a definire un quadro normativo comune per l’IA in Europa, garantendo sicurezza, trasparenza e rispetto dei diritti fondamentali.


Un pubblico curioso e coinvolto


Al termine degli interventi, si è aperto un vivace dibattito con numerose domande dal pubblico, segno del grande interesse e della curiosità verso il ruolo che l’intelligenza artificiale potrà avere nel migliorare le nostre vite.

Questo convegno ha rappresentato un'importante occasione per riflettere sulle sfide e opportunità dell'intelligenza artificiale, invitando tutti a un uso consapevole e responsabile di questa tecnologia in rapido sviluppo.


Alla fine dell'iniziativa, è stata organizzata una visita guidata alla splendida Chiesa di San Nicolò, un’occasione imperdibile per scoprire anche la storia e la bellezza di questo luogo affascinante.




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