Cura, innovazione e riscatto una visione prospettica
Incontro con l'autore: Marco Bentivogli editorialista de “La repubblica” Coordinatore Associazione Base Italia
Il futuro del lavoro è il futuro della nostra società e della nostra civiltà. Non bastano politiche economiche efficaci, per superare la più grande crisi sociale del dopoguerra e affrontare le tre grandi trasformazioni del nostro tempo: digitale, climatico-ambientale e demografica.
Serve, come premessa, un nuovo pensiero dal quale nascano politiche e iniziative capaci di distruggere le vecchie retoriche ideologiche sul lavoro, sul mercato, sulla globalizzazione. In particolare, la tecnologia, pur con i suoi interrogativi etici, può essere un formidabile alleato nell’umanizzazione del lavoro. La sfida è aperta e proprio un lavoro a umanità aumentata dipende da ciò che sapremo mettere in campo.
Bisogna reimparare a dire “lavoro”, con nuove parole, se vogliamo crearne di nuovo e ritrovare un rapporto di reciprocità con esso. Oggi il lavoro soffre perché mancano nuove narrative, che propongano un comune denominatore per tutte le attività umane ad esso connesse.
Anche il volontario fa un lavoro, anche per questo lavoro e forse anche in modo maggiore vale l’affermazione “il lavoro ci salverà” dato il significato che questo assume per se e per gli altri. Per se perché rimanere attivi significa anche vivere meglio mantenersi in salute ma vuol dire anche rimanere cittadini attivi che significa aver cura della propria comunità partecipare attivamente alla vita politica e sociale del proprio comune. Essere cittadini attivi significa anche esercitare funzioni connesse con la sussidiarietà orizzontale svolgendo attività di interesse generale come previsto dal codice del terzo settore.
Silea (TV) - Sala Tamai - Via Roma, 81
Giovedì 2 dicembre ore 10.00
Per informazioni chiamare il Numero Verde 800 379340
La partecipazione è subordinata al possesso del GREEN PASS che sarà controllato all'entrata.
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