Nato dalla collaborazione tra Anteas e Israa
Articolo su Qui Treviso edizione Febbraio 2025
Per gli anziani nasce Il Portierato Sociale
Nato dalla collaborazione tra Anteas e ISRAA
Qui Treviso – mensile 02/2025
Dalla fattiva collaborazione da tempo esistente tra l’Israa e l’Anteas e con il Patrocinio del Comune di Treviso e nato il nuovo progetto rivolto alle persone anziane denominato Portierato Sociale.
Il progetto ha visto l’apertura di uno sportello in piazza Mazzini a Treviso con la presenza attiva di Volontari Anteas professionalizzati quali Avvocato, Commercialista, Psicologo, Assistente Sociale.ù
L’apertura di un Portierato Sociale nel cuore della Città di Treviso è un’azione che riveste notevole rilevanza e fortemente orientata alla diminuzione delle differenze e delle disegualianze sociali, di prevenzione alla salute e della promozione di una cultura di condivisione e cura del bene comune.
Il Portierato Sociale vuole essere il luogo fisico dal quale far ripartire la rete di relazioni necessarie a connettere cittadini in stato di bisogno con i servizi presenti sul territorio, facendo leva su prossimità, accompagnamento e continuità dei percorsi necessari a migliorare la qualità di vita del singolo perseguendo diversi obiettivi.
Conoscere da vicino il territorio e la popolazione residente per dare le risposte più approppriate. Agire da “lente di ingrandimento” rispetto alle reali condizioni di vita e salute della popolazione per riconoscere e tradurre le domande e i bisogni inespressi.
Essere conosciuti e riconoscibili dagli abitanti dell’area che possono accedere al portierato dal martedì al venerdì.
Conoscere i soggetti con maggiore fragilità socio sanitaria e migliorare la presa in carico.
Migliorare la conoscenza dei cittadini residenti nell’area in merito ai diritti e ai servizi presenti sul territorio.
Contrastare l’istituzionalizzazione e l’esclusione ed elevare il livello di qualità della vita quotidiana di persone a più alta fragilità (nuclei “fragili” o donne sole con minori, popolazione anziana ultra 65 enne).
Prevenire e ridurre l’istituzionalizzazione aumentando la possibilità di rimanere a casa propria anche in condizione di fragilità, adeguatamente sostenuti da una rete coordinata di persone e di competenze professionali.
Promuovere la partecipazione alla vita sociale attivando risorse che permettano di uscire dalle situazioni di isolamento e solitudine.
Favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e i diversi soggetti (istituzionali e non) che agiscono sul territorio. L’azione del Portierato sociale mira ad un cambiamento di cultura rispetto ai temi della marginalità sociale, della salute, dell’invecchiamento, attraverso la collaborazione con realtà della cittadinanza attiva, associazioni ed istituzioni radicate nella vita del territorio e capaci di sperimentare stili innovativi ed “esemplari” all’interno della comunità.
Favorire l’incontro fra i bisogni del cittadino e la rete dei servizi e delle realtà sociali presenti sul territorio Comune Ulss Inps ecc.
Favorire una comunità attiva e partecipata.
Condizione fondamentale per la riuscita del progetto “Portierato sociale” sarà
in grado di coinvolgimento e di “capacitazione” delle persone residenti.
Divenendo protagoniste esse acquisiranno maggiori capacità di controllare il
proprio benessere e la propria salute.
11. Promuovere la salute attraverso attività di formazione e informazione
(es. promuovere l’adozione di corretti stili di vita e di prevenzione)
attivando specifiche iniziative formative.
Sostenere la frequentazione del “Portierato sociale” da parte della popolazione
residente nell’area ultra sessantacinquenni di età e condizione e promuovere
iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni della popolazione fragile.
13. Tredicesimo obbiettivo promuovere iniziative di auto e mutuo aiuto ed attività di comune
interesse anche attraverso la creazione di appositi gruppi che si trovano periodicamente.
Tenendo conto di questi punti il Portierato Sociale potrà:
Fornire informazioni e orientamento all’uso dei servizi pubblici e privati del territorio dall’amministratore di sostegno alle problòematiche condominiali, dall’uso dello SPID ad interagire con le varie istituzioni Enti pubblici (sportello info);
Promuovere interventi che favoriscano l’integrazione interculturale, intergenerazionale, di genere attraverso incontri culturali.
Ascoltare le richieste di aiuto dei cittadini accogliendo adeguatamente ed empaticamente le segnalazioni di bisogno, anche attraverso un’attenta analisi della domanda (sportello d’ascolto).
Orgasnizzare attività ludiche, espressive, formative e culturali (setting laboratoriale);
Promuovere eventi che favoriscano la partecipazione e la socializzazione tra i cittadini ed il rapporto tra questi ed il quartiere/città.
Promuovere iniziative atte a rinforzare il sentimento di rispetto e condivisione del bene comune, e delle buone regole di convivenza.
In conclusione possiamo dire che il Portierato Sociale rappresenterà un luogo di implemento delle relazioni di vicinato, dove si concentrano bisogni e risorse e si attivano interventi solidali volti al benessere dei singoli e della comunità.
Il Portierato Sociale sarà uno spazio d’ascolto, che ha come obbiettivo quello di far sentire ogni persona accolta e supportata, contrastando il sempre maggiore fenomeno dell’impoverimento delle reti primarie: familiari e amicali.




In allegato l'interno articolo di Qui Treviso e l'estratto del mensile
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