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Immagine del redattoreFrancesco Cancian

Sì, invecchio ma Attivo il mio tempo

Aggiornamento: 20 mag 2022

Dal Csv Belluno Treviso e dal Csv Verona due progetti per la terza età


Da una parte si incentiva chi è vicino al pensionamento a donare il proprio sapere.

Dall'altra si mettono in sinergia le piccole realtà associative cui serve nuova energia.

Corsi e formazione, ma anche “Community manager” per dare forza alla rete.


C'è chi conta i giorni che lo dividono dalla pensione, chi invece immagina quel giorno come un incubo. È il caso Marco B., oltre quarant'anni di lavoro in banca molti dei quali in ruoli direttivi, che racconta: <<Sono entrato in crisi>>. Perchè declinare il noto mantra <<mantenersi attivi>> in qualcosa di concreto da fare <<quando la giornata quasi all'improvviso si presenta, la giornata "libera" da telefonate, riunioni, call, appuntamenti, non è un automatismo>>.


Fino all'incontro con uno dei testimonial del progetto, <<Attivo il mio tempo: Un pensionamento generAt(t)ivo>> lanciato dal CSV Belluno Treviso, che gli ha fatto capire quanto il mondo dell'associazionismo abbia bisogno di lui e delle sue competenze. <<Siamo un Paese in cui il 30 per cento della popolazione - dice Alberto Franceschini Presidente del CSV Belluno Treviso - è over 65. E c'è una grande fetta di queste persone che deve essere aiutata a trovare una via per il dopo lavoro. E qui ci inseriamo noi, perché le realtà del volontariato hanno fame di competenze e il know out, il sapere, di possibili volontari come l'ex bancario è prezioso, non va disperso. Il nostro progetto tende a sfatare falsi miti sull'invecchiamento, perché invecchiare bene si può>>.


Dieci tappe


Ed è appena partito il primo ciclo di incontri, dieci in tutto fino a giugno – il programma replicherà poi per l'intero anno – di promozione della cittadinanza attiva, rivolti agli over 55, a chi è prossimo al pensionamento e a chi è già in pensione, nelle province di Belluno e Treviso. <<La nostra idea continua Franceschini – è di formare nuovi volontari e avviare esperienze per promuovere opportunità di relazione sociale, apprendimento intergenerazionale e partecipazione delle persone che invecchiano, arricchendo di nuova linfa le associazioni>>.


<<Attivo il mio tempo>> consentirà ai neofiti di conoscere chi opera nel proprio territorio, scoprire cosa poter fare, accedere a uno sportello orientamento dedicato, partecipare alla formazione. E, una volta individuato il percorso e l'ambito – anziani, disabili, minori, ambiente, povertà – ecco aprirsi le porte di una delle tante realtà sociali. <<La pandemia – conclude il presidente – ha evidenziato quanto sia importante il ruolo e la qualità della vita delle persone più anziane per la coesione e la tenuta del nostro sistema sociale. Avere anziani più attivi indipendenti autonomi significa migliorare non solo il benessere delle loro famiglie ma anche quello della collettività>>.

Uno dei punti di svolta che Franceschini sogna è che dilaghi il modello di un colorificio storico di Venezia che con accordo premi e permessi per i dipendenti impegnati in attività di volontariato.


Co-progettazione


Da Belluno e Treviso ci spostiamo alla città di Romeo e Giulietta, dove lo slogan è sempre <<anziani al centro>> con un progetto ideato stavolta dal comune e dal centro servizi di Verona per mettere in rete le energie delle tante associazioni che operano ogni giorno con gli ospiti degli spazi di aggregazione comunali dedicati alla terza età.


Sono diciotto in tutto, ben radicati sul territorio e fino allo scorso anno erano interamente gestiti da piccole organizzazioni dove anziani sono spesso anche gli stessi volontari.

La pandemia ha assestato un durissimo colpo a queste realtà, costrette a lunghe e interminabili chiusure prima e restrizioni poi.


<<C'era bisogno di ripartire>> spiega Cinzia Brentari, coordinatrice del CSV (csv.verona.it) e d'accordo con associazioni e il Comune, dopo una sperimentazione con un progetto pilota, è stata ripensata l'organizzazione nell'ottica della co-progettazione. <<Sono stati messi in rete – prosegue – i centri per anziani che con il nuovo progetto diventeranno veri e propri centri di comunità, coinvolte due cooperative sociali e introdotta la figura del Community manager che li supporta>>.


La parola d'ordine è innovare, mettere in circolo ogni buona idea, attivare nuove energie contaminando realtà talvolta chiuse su se stesse. In sintesi, conclude Brentari, “la sfida è mettere in rete tanti progetti diversi per lavorare assieme>>.



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